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Ad un certo punto si alza e punta qualcosa sul pavimento. Lo afferra con piglio deciso e lo getta via. Era un pelucchio, visto chissà come. Un gesto che descrive più di tante parole il dottor Alessandro Valieri, così a suo agio seduto nello studio del suo piccolo “fortino”, un bel palazzo settecentesco in centro storico a Ravenna.
La stretta di mano è decisa: “Piacere, Alessandro”. La parlata è chiara, aiutata da un gesticolare mai esagerato ma che sottolinea il verbo. Il dottor Dandy, lo chiamavano da giovane. “Andavo a scuola in giacca e cravatta – racconta – ed è così che è nato il DD”. Una sigla da supereroe, come Jeeg Robot che compare tra i tanti gadget giapponesi nascosti nella casa-museo di via Guaccimanni. Gli anime nipponici sono una passione per un certo verso sorprendente per uno che di lavoro fa il medico otorinolaringoiatra. Non sarà l’unica.